Quanto, la postura, incide sulla pedalata?
Lascia indietro i tuoi amici e i dolori quando pedali
Compito dell’Osteopata, nel ciclismo, è valutare ed aiutare a migliorare la postura del ciclista. Tutto ciò, per mettere ogni atleta nelle migliori condizioni per poter esprimere il proprio potenziale.
Quanto, la postura, incide sulla pedalata?
La posizione del ciclista in bicicletta dipende da due fattori principali:
- rapporto antropometrico/geometrico tra ciclista e bicicletta;
- corretta postura del ciclista.
La posizione in bicicletta, soprattutto se non ottimale, porta in sovraccarico le strutture della colonna vertebrale, dal rachide cervicale al sacro. Alcuni studi scientifici hanno individuato le zone maggiormente influenzate dalla posizione del ciclista in sella.
- Il rachide cervicale: la forzatura della lordosi cervicale (iper-lordosi), per permettere la visione frontale della strada, favorisce lo stress della muscolatura di collo e spalle.
- Il rachide dorsale: una cattiva postura in bicicletta può portare all’accentuazione della cifosi dorsale (iper-cifosi).
- La zona lombare: il rachide lombare è tenuto in stress delle vibrazioni del terreno trasmesse dalla bicicletta, che possono provocare lombalgie. Anche un errato posizionamento può causare dolori lombari: ad esempio, una sella troppo alta costringerà il bacino a basculare, portando sotto stress le strutture muscolo-legamentose del tratto lombo-sacrale.
- L’ appoggio sulla sella: una posizione non buona o l’utilizzo di una sella non adatta può causare sovraccarico all’articolazione sacro iliaca e indirettamente irritare la regione inguinale.
La postura incide sulla pedalata?
Nel corso degli anni si è arrivati a comprendere la correlazione tra postura e prestazione sportiva.
Una postura errata, che può avere diverse cause, come ad esempio una malocclusione, un dislivello del bacino, un atteggiamento scoliotico, ecc., influenza negativamente l’apparato muscolare. In questo modo, la muscolatura si troverà, in alcune zone del corpo,a compiere un lavoro eccessivo rispetto alla parte controlaterale, risultando più vulnerabile agli infortuni e condizionando in negativo la prestazione dell’atleta.
Molti atleti agonisti ricorrono a trattamenti osteopatici per “riequilibrare” il corpo e prevenire gli infortuni oltre che per migliorare la propria prestazione.
L’Osteopatia permette al ciclista di raggiungere ottimi risultati per quanto riguarda l’assetto posturale, le asimmetrie e l’eliminazione di “disfunzioni somatiche” nel corpo. Laddove risulti necessario, in accordo con altri professionisti del settore, può portare giovamento l’utilizzo di un bite o dei plantari specifici. E’ sempre bene cercare un team di professionisti, al fine di valutare attentamente i possibili vantaggi e svantaggi nel portare un’ortesi.
Il protocollo di Cicli Carreri è pensato per adattarsi al corpo del ciclista e non alla sua bici. Ogni visita viene individualizzata sulle esigenze e le necessità specifiche del ciclista.
Vengono analizzati postura, flessibilità, movimenti sulla bici, pressioni in sella e attivazioni muscolari per definire le reali capacità dell’atleta.
Si effettuano le regolazioni una per volta e si valutano confrontandosi con le sensazioni del cliente. Al termine della visita è previsto un test incrementale per valutare sotto sforzo l’efficacia del posizionamento.
Ogni visita viene eseguita da personale laureato in scienze motorie o professioni sanitarie e opportunamente formato in biomeccanica del ciclismo. Il LAB CARRERI effettua visite biomeccaniche dal 2015.